Desidero diventare 
MODELLA - MODELLO

come faccio? quali possibilita'? quali rischi?

 


Consiglio

Questa pagina affronta molti argomenti. Leggerla di corsa mentre sei collegato ad internet potrebbe farti sfuggire qualcosa di importante. Allora, suggeriremmo di segnarla fra i preferiti, per tornare a consultarla con calma. Inoltre, puoi stamparla e leggerla con calma anche in seguito....

Una premessa in tutta sincerita'

Cosi' come esistono molti fotografi che vorrebbero essere fotografi di moda (ma non ne hanno di fatto la possibilita' reale), alla stessa maniera e' frequente che una ragazza od un ragazzo sperino di poter lavorare come modelli, a volte confondendo il sogno di lavorare nella moda vera e propria con la piu' frequente possibilita' di fare qualcosa come ragazza immagine, o standista, o figurante in qualche produzione cine o TV.
In queste righe trovi delle indicazioni molto sintetiche, ma anche molto dirette, disinteressate e franche sulle reali possibilita' (e i possibili inganni) del settore, e le modalita' per eventualmente muoverti.
Tieni conto che stai consultando le informazioni dell'Associazione Nazionale dei Fotografi Professionisti e, quindi, un'attenzione particolare viene data proprio agli aspetti legati al nostro specifico mondo (cioe' le produzioni e gli shooting fotografici e di moda).


Chiariamo i termini ambigui

Esiste una confusione di fondo fra le differenti opportunita': modella, indossatrice, attrice, standista, ragazza/o immagine.
E' bene chiarire che si tratta di compiti che possono - a volte - essere svolti da una stessa persona, ed il mondo dello spettacolo porta molti a confondere le diverse "strade", perche' alcune delle figure piu' note si fanno notare un po' in tutti gli ambienti. Non sempre e' cosi', e - anzi - spesso si finisce con lo specializzarsi in un ambito in particolare.

Modella / modello
La modella lavora nel campo della moda e della pubblicita'. Presta cioe' la sua immagine per la realizzazione di servizi fotografici (o spot pubblicitari) destinati ad illustrare le pagine delle riviste di moda (questi sono i redazionali), o le pagine pubblicitarie a pagamento di un particolare stilista (questa e' pubblicita', o advertising, o inserzioni tabellari), o i passaggi filmici di pubblicita', brevi e trasmessi a pagamento. Una modella deve essere proporzionata, bella e/o raffinata, con un volto ed un corpo davvero validi, tratti piacevoli, capelli belli, aspetto curato; deve essere in salute, in buona forma fisica, conoscere le lingue - specialmente l'inglese, e sapersi muovere (ed anche stare ferma) dinnanzi all'obiettivo. Deve essere disposta a presenziare a molti casting e quindi a vivere nelle citta' ove si produce moda realmente (vedi piu' avanti). Non e' indispensabile che sia altissima, anche se molte agenzie preferiscono le modelle alte, perche' se sono anche alte possono ricoprire - oltre al ruolo di modella - anche quella di indossatrice.

Indossatrice / indossatore
L'indossatrice (mannequin) ha il compito di mostrare un abito. Deve essere magra, alta, sapersi muovere con flessuosita' e personalita'. Non lavora sui set cinematografici, ma in passerella, alle sfilate. Non tutte le modelle sono adatte anche ad indossare (devono essere alte), e non tutte le indossatrici da passerella sono adatte come modelle (potrebbero non avere un fisico adatto, o la giusta espressivita', o la capacita' di posare).

Attrice / attore

Come facilmente fa intuire il termine, l'attore recita, e quindi utilizza non tanto e non solo il suo aspetto fisico, ma anche e soprattutto le sue capacita' sceniche. Le opportunita' di lavoro in questo campo sono collegate alla realizzazione di cortometraggi e lungometraggi, fiction o di spot pubblicitari; i reality show rappresentano un "mito" per moltissimi illusi, ma equivalgono al desiderio di vincere alla lotteria per risolvere la propria posizione lavorativa. 
Per gli esordienti, le opportunita' sono di fatto riferibili alle comparsate (figuranti) e alle parti minori. Anche se una produzione puo' ovviamente spostarsi in tutto il mondo, il maggior fermento in Italia per questo genere di attivita' e' ovviamente incentrato su Roma. 

Standista - hostess
Una buona opportunita' di lavoro e' data dalla funzione di standista o hostess (fiere, convegni, presentazioni aziendali, meeting, eccetera), situazioni per le quali la bella presenza aiuta moltissimo, ma deve essere accompagnata da un buon livello di cultura generale e la conoscenza di qualche lingua straniera.

Ragazzo/a immagine
Esistono poi molti casi in cui il "modello" o la "modella" hanno in realta' una funzione quasi accessoria e decorativa. Vallette, cubiste/i, ragazze immagine, eccetera, devono essere semplicemente belle ed ammiccanti, saper ballare e sapersi muovere fra la gente. Guardare e non toccare, ma di fatto si vende il proprio corpo.
Da sondare con molta, molta prudenza, l'offerta come "wing woman", una funzione a mezza via fra l'attore e l'hostess, in cui la ragazza affianca il cliente "reggendogli il gioco" nelle situazioni piu' diverse, e quindi accompagnandolo e recitando, in certo qual senso, una parte.

Attenzione ai termini
E' poi forse superfluo ricordare (ma meglio essere espliciti) che il termine accompagnatrice o accompagnatore non ha nulla a che vedere con la professione di modello/a, essendo  usato per indicare chi offre prestazioni sessuali al di fuori del suo domicilio.


Dove abiti?

Pane al pane e vino al vino. Se abito a Milano, ho poche speranze di avviare con successo un'attivita' come gestore di uno stabilimento balneare; se vivo a Orvieto non avro' un grande successo con il mio impianto di risalita per slittini.
Alla stessa stregua, se abiti in una citta' distante dai punti nevralgici della moda (Milano in testa), hai poche speranze di lavorare nella "moda" in senso stretto. 
Cosi', se vivi distante dalle zone ove si organizzano le produzioni cinematografiche (Roma in testa) avrai poche possibilita' di entrare efficacemente nell'ambiente. Eccetera.
Potrai, invece, avere altre buone possibilita' per alcuni lavori - magari non continuativi - o di collaborazioni per manifestazioni, incontri, eventi, stand, ma difficilmente riuscirai ad agganciare i circuiti della moda come viene "vista" nell'immaginario collettivo.
Cioe', in altri termini: potrai dedicarti sporadicamente a lavori legati alla moda, al cinema o allo spettacolo, ma probabilmente faticherai a vivere esclusivamente di questo mestiere.
Al momento, la stragrande maggioranza della moda nel senso stretto del termine, in Italia orbita attorno a Milano. Editoria e pubblicita' specialmente. 

Quindi: 
Se vuoi fare la modella, dovrai vivere dove si produce la moda (Milano ed altre capitali della moda europea; Firenze; un po' Roma).
Se vuoi fare l'indossatrice, la dislocazione migliore resta Milano, ma anche tante zone di produzione di accessori e di abbigliamento sono accettabili.
Se vuoi fare l'attrice, Roma e tutto l'indotto degli stabilimenti cinematografici rappresentano il migliore punto di partenza, ma anche le altri grandi citta' - compreso il sud - offrono discrete possibilita' di lavoro in produzioni locali.
Se vuoi fare la standista, vanno bene tutte le grandi citta', specie quelle dotate di un loro significativo polo fieristico. 
Se vuoi fare la ragazza immagine, non esiste limitazione geografica.


Le zone dell'indotto della moda: un'altra possibilita'

In tutta Italia esistono grandi aree di specializzazione industriale orientate alla moda (tutto il Triveneto, per la produzione di capi ed accessori; parte della Toscana per la pelletteria e gli accessori; parte del centr'Italia per gli accessori e la produzione; il comasco per le seterie; il biellese per le lane; eccetera eccetera). In queste ed altre zone effettivamente si produce un discreto od anche un eccellente indotto industriale, e spesso alcune attivita' creative (come le piccole agenzie pubblicitarie e gli studi fotografici) possono vivere bene di tale indotto su cataloghi e promozione di case legate alla moda. 
Tuttavia, in nessuna di queste zone si produce un "giro" sufficiente a motivare, invece, l'attivitą di un'agenzia di modelle e modelli che abbia abbastanza lavoro da offrire ragionevoli speranze di sopravvivenza ad un modello che voglia vivere solo di questo mestiere. Cosi', le agenzie di "veri" modelle e modelli si accentrano laddove la moda orbita davvero (Milano, Parigi, Londra, New York, e simili) e le modelle ed i modelli stranieri rimbalzano fra queste citta' e gli altri grandi centri europei e mondiali.
Un'agenzia di modelli che lavori in citta' decentrate per la moda (anche se grandi citta') potra' offrire alcune opportunita', ma non potra' garantire abbastanza lavori perche' i loro rappresentati possano vivere di quel mestiere; spesso - di conseguenza - non potranno nemmeno garantire la loro stessa sopravvivenza con le sole provvigioni (vedi piu' avanti alla voce "la commissione d'agenzia"); quindi, cosi' come i modelli che si trovano a vivere lavorare in citta' come Bologna, Pesaro, Napoli, Torino, eccetera dovranno scegliere se spostarsi a Milano, oppure fare anche un altro lavoro per mantenersi, alla stessa stregua le "agenzie di modelli/e" che operano su tali centri, o peggio ancora nei centri di periferia, alla funzione marginale di vera e propria agenzia per modelli dovranno affiancare quelle di corsi di formazione, brokeraggio di standiste, organizzazione di eventi, edizioni di pubblicazioni per veicolare pubblicita', eccetera. Spesso, saranno tentati di organizzare iniziative che richiedono denaro (in forma diversa dalla commissione sui lavori effettivi) direttamente ai modelli e le modelle, e questo e' sempre un campanello d'allarme: se l'agenzia deve recuperare la sopravvivenza facendosi pagare dai modelli, significa che non riesce a sopravvivere con quanto e' derivato dai lavori con la clientela. E - se e' cosi' - si tratta di un'agenzia che potra' passare troppo poco lavoro per essere interessante o consigliabile per supportare un'attivita' professionale di modella.
Infine - ma e' in realta' l'aspetto piu' importante - se non abiti in citta' che siano anche centri di produzione che orbitino attorno alla moda, ti troveresti spaventosamente handicappato nell'affrontare la normale serie di "casting" (vedi piu' avanti il capitoletto apposito) che rappresentano la vita quotidiana di una modella/o, e che non sono pagati.


Cosa ti serve per partire? 

Per fare i fotografi non basta saper fotografare. Per fare di mestiere le modelle, non basta saper "acchiappare" gli uomini, che spesso si lasciano attrarre dalla "carne fresca" senza andare poi tanto per il sottile.
Per fare la modella (nel campo della moda vera e propria) devi essere bella/o e dotato di classe. Devi saper essere spontaneo e saper recitare "staticamente".
Non basta essere carina, e' necessario avere un fisico oggettivamente valido e, soprattutto, dotato di classe. Devi confrontarti (ma soprattutto, farti confrontare) con le modelle che vedi sulle migliori riviste e pubblicita', non con le ragazze piu' belle che vedi in discoteca il sabato notte.  Devi avere un fisico tonico e comunque resistente alla fatica. Se parli inglese e' molto, molto meglio. 
Se ritieni di essere davvero dotata (o dotato) come modella/o, non puntare alle realta' locali, ma direttamente alle grandi agenzie milanesi (se te la senti di vivere a Milano) o di Londra e Parigi. 
Se vuoi essere indossatrice, come accennato, devi essere alta e saperti muovere.
Se vuoi essere attrice, devi saper recitare ed avere una tua reale personalita', mentre l'aspetto conta un poco meno (anche se in molti casi aiuta). In alcuni casi non e' la bellezza ad occorrere, ma la riconoscibilita': la classica massaia, il signore con i baffoni a manubrio, il volto molto simpatico, eccetera. Si tratta dei cosiddetti "caratteristi", che trovano lavoro sia per la pubblicita' che per il cinema anche se sono tutt'altro che "belli" nel senso classico del termine
Se vuoi essere standista, devi avere una bella presenza (innanzitutto), una buona cultura di fondo, una vera educazione e disponibilita' a pazientare con le persone, e saper parlare alcune lingue straniere.
Se vuoi essere ragazza immagine, devi essere fresca, giovane, con curve al punto giusto, saperti muovere, essere provocante, saper stare bene in mezzo alla gente.


Bambini e bambine: mini modelli

(se vorresti che il tuo bimbo lavorasse in pubblicita' od editoria, consulta le pagine dedicate con le informazioni specifiche).


Cosa davvero c'e' da spendere - cosa e' un imbroglio

Un book personale
Per iniziare a lavorare - o, meglio, per proporti - nel campo della moda come modella/o non ti occorrono soldi, ma buone immagini per il tuo book. 
Tieni conto che le "buone immagini" delle tue vacanze o realizzate con gli amici, molto raramente possono servire a qualcosa, perche' non assomigliano alle situazioni fotografiche che devi dimostrare di "reggere" bene come modella/o.
Occorrono, invece, delle credibili simulazioni di lavori fotografici veri e propri: dei "test", cioe' una serie di immagini che testimonino la tua fotogenicita' e la tua capacita' di impersonificare diversi "tipi" di donna o di uomo. 
Queste immagini rappresentano il tuo book (vedi piu' avanti) e sono realmente il tuo "biglietto da visita", con il quale tu direttamente ma soprattutto la tua agenzia potrete prendere i primi contatti con la potenziale clientela. 
In sostanza: se ti occorre qualche denaro, questo sara' per la realizzazione del tuo book (del test) e - se vuoi proporti come attore/figurante/ragazza immagine - anche di un eventuale breve showreel.
E' una buona scelta il far realizzare fotografie e filmato da qualcuno che sappia il fatto suo, e pagarlo il giusto, ma non ha senso spendere un capitale per questo. 

Il costo di realizzazione del book fotografico, effettivamente necessario per iniziare a lavorare come modella/o (vedi piu' avanti) puo' variare molto, in relazione a diversi fattori. 
Mediamente parlando, puoi aspettarti di spendere da 200 a 800 euro per il servizio fotografico, qualcosa di piu' per la realizzazione di un servizio fotografico e uno showreel (filmato di due o tre minuti). 
Non sono infrequenti i casi di book realizzati in cambio servizio (se sei un modello/a gia' ben utilizzabile e che abbia gia' lavorato, potresti trovare fotografi esordienti - ma anche validi professionisti - che faranno volentieri "scambio" delle rispettive prestazioni di modello e fotografo) o di book realizzati da professionisti per cifre superiori a quelle indicate sopra (e cioe', a 500 - 1500 euro). In quest'ultimo caso, il fotografo di buon nome non ha ovviamente bisogno di aggiungere altri volti al suo portfolio, e quindi e' impensabile la collaborazione in cambio servizio.
Oltre a queste cifre, e a quello che eventualmente dovessi spendere per inserirti in annuari o servizi di dating, puoi lecitamente aspettarti di non dovere pagare nulla. 

I servizi di documentazione
Puoi eventualmente documentarti tramite pubblicazioni, o servizi che offrano la raccolta delle inserzioni, e semplifichino il lavoro di ricerca e contatto delle produzioni attive. Il costo di tali servizi deve tuttavia essere proporzionato alla quantita' di informazione raccolta (comunque, di entita' simile ad un'abbonamento ad una rivista).

I database e gli annuari
Iscriversi a database on line, su annuari di categoria, su elenchi e servizi di dating per casting ha una sua utilita' (specialmente per le funzioni di comparse, attrici per piccole parti, standiste, ragazze immagine, modelle per produzioni low-budget), ma e' una condizione necessaria e non sufficiente; oltre a registrarti presso tali servizi, devi darti da fare anche tu.
Il fatto di essere reperibili su servizi di indicizzazione e' un po' come avere un numero telefonico: ti da la possibilita' di essere contattata, ma il solo fatto che esista non e' sufficiente.
Anche il costo per la presenza su tale servizi deve essere proporzionato. Si va dalla gratuita' per la presenza di una scheda personale su servizi di dating non filtrati, ad alcune decine di euro per servizi di classificazione controllata, a circa 100 - 200 euro per servizi di pubblicazione in streaming di showreel, o annuari cartacei di reale diffusione, o servizi similari. 

Corsi e presentazioni a pagamento
I corsi, le operazioni promozionali, le "presentazioni" personali, specie se a pagamento, solitamente lasciano il tempo che trovano. 
Ad esempio, non serve a niente farsi supportare - a pagamento, in denaro (o ... in natura) - da qualcuno che ti presenti, o dice di presentarti, a provini cinematografici, cosi' come non ha senso pagare per farsi proporre come pubblico nelle produzioni televisive. Queste cose (comparsate nelle produzioni cine - presenza come pubblico nelle produzioni TV, eccetera) si ottengono contattando direttamente le case di produzione cinematografica o gli studi televisivi. 

L'agenzia di modelli/e
L'agenzia di modelli non dovrebbe chiederti denaro per rappresentarti o, al limite e senza importelo, potrebbe chiederti di pagare il solo servizio fotografico (ai costi che abbiamo indicato sopra) per costituire il tuo book con il fotografo di fiducia dell'agenzia.
Diffida (o per lo meno cerca di informarti bene) se ti vengono chiesti per il book cifre superiori ai 800-1.000 euro.
Se un'agenzia ti chiede del denaro per essere rappresentato/a (cioe', dei compensi diversi da quelli necessari per l'eventuale realizzazione del tuo book), tendenzialmente dovresti diffidare. Non si paga a fondo perso per essere rappresentati; il guadagno dell'agenzia deriva dalle commissioni (il 20%) sui tuoi compensi, come descritto nel paragrafetto "La commissione di agenzia".


Il book

Esistono sostanzialmente tre possibilita' per costituire un tuo book:
a) Ti rivolgi ad un valido fotografo, a cui pagherai direttamente il servizio;
b) L'agenzia di modelli con cui collaborerai ti "passa" la realizzazione del book con il loro fotografo di fiducia (solitamente, dietro pagamento del corrispettivo per la realizzazione del servizio).
c) Trovi - direttamente o tramite l'agenzia che ti rappresentera' - un fotografo disposto a realizzare le fotografie gratuitamente, in cambio della tua disponibilita' a lasciare le tue immagini anche nel portfolio del fotografo. Attenzione, pero': questa soluzione di scambio deve convenire ad entrambi le parti: occorre che tu sia credibile come modella/o professionista (dato che le tue immagini dovranno "vendere" le capacita' del fotografo, ed al contempo occorre che il fotografo sia agli inizi della sua attivita' (diversamente, non avrebbe bisogno di arricchire il suo portfolio in questo modo) ed abbastanza abile e creativo da rappresentare un buon interprete della tua figura. 


I composit

Molto semplicemente, sono dei cartoncini personali - solitamente in formato A5 - su cui sono riportati i dati riassuntivi del singolo modello/a, che vengolo lasciati ai casting o spediti ai potenziali clienti: qualche foto (da tre foto a una decina), a seconda anche del fatto che il composit sia solo un cartoncino con due facciate, o eventualmente un quartino od un sestino (4 o 6 facciate), il nome o lo pseudonimo (spesso, non il cognome reale) del modello/a, le misure salienti: altezza, peso, spalle o seno, fianchi, vita, colore occhi, numero di scarpe. NON viene riportato il recapito personale del modello, ma quello dell'agenzia che lo rappresenta. Per questo motivo, i casi sono due: o realizzi a tue spese dei composit con uno spazio bianco per attaccare in seguito l'etichettina dell'agenzia che ti rappresentera', oppure fai fare i composit all'agenzia presso cui sarai rappresentato, in modo anche da averli graficamente omogenei a quelli degli altri modelli della stessa struttura. Se e' l'agenzia a farti fare il "loro" composit, pretendi di averne libera disponibilita' anche tu (li faranno pagare a te), e controlla che la "cresta" che sicuramente verra' fatta sul costo sia attorno il 50 - 70 % del costo reale di uno stampato simile (e' normale ed accettabile, cioe', che i composit fatti fare dall'agenzia vengano fatti pagare ai modelli, e che il costo esposto sia superiore a quello della tipografia. Il ricarico massimo accettabile e' del 100%. Oltre, va contestato).


Il casting

Due parole sulle modalita' con cui - solitamente - viene effettuata la scelta dei modelli/e per un servizio.

Possiamo individuare - semplificando - tre tipi di casting:
Il casting fotografico (per scegliere i modelli destinati ad uno shooting fotografico di moda)
Il casting per una produzione cinematografica o filmica
Il casting per l'organizzazione di un evento, una fiera, o simili.

Casting fotografico
Il cliente finale indica all'agenzia la tipologia di lavoro e il genere di donna e/o uomo che occorrono per quelle immagini. L'agenzia seleziona fra i suoi rappresentati quei modelli che soddisfano a grandi linee le caratteristiche richieste (od almeno, cosi' dovrebbe fare), e li informa sul luogo, data ed ora in cui si svolgera' il casting, cioe' un breve incontro con il cliente, il fotografo ed eventualmente l'agenzia; durante il casting, le persone preposte alla scelta visionano dal vivo molti piu' modelli di quanti ne occorrano effettivamente, appunto per poter effettuare una scelta ragionata. Viene rapidamente visionato il tuo book, eventualmente viene fatto uno scatto di prova e promemoria in digitale o in Polaroid. 
Quando e se verrai scelto per quel lavoro, verrai contattato dall'agenzia per comunicarti un'opzione, o confermare il giorno delle riprese (lo shooting).
Mediamente, la proporzione fra partecipanti ad un casting e persone scelte per il lavoro e' di 1 su 20 - 1 su 30, a volte anche meno.
La normale giornata di "lavoro" di una modella o di un modello seriamente impegnati, quindi, e' principalmente incentrata sulla partecipazione ai casting: tanti, ravvicinati fra loro, e NON PAGATI. La partecipazione al casting, infatti, e' l'equivalente di un colloquio di lavoro: nessuno - ne' l'agenzia ne' il cliente - paghera' mai i modelli per la partecipazione ai casting, fatta eccezione per qualche rimborso esclusivamente destinato alle "top model".
Un modello "normale" passa quindi la sua giornata girando per la citta' per presenziare ai casting. E' per questo motivo che l'abitare al di fuori dei centri dove si produce l'immagine di moda di buon livello significa, per un/una modello/a essere praticamente tagliati fuori dai lavori piu' interessanti. E' infatti impensabile la partecipazione continua a casting che si tengono in citta' diverse da quella in cui si vive.
Vivendo e lavorando in provincia, per la modella ed il modello restano percorribili solo canali "secondari", come quelli citati nel paragrafetto "Dove abiti?".

Casting cine/TV - provino
Mentre il casting per uno shooting fotografico dura un giorno o al massimo due, e viene fatto visionando poche decine di persone (gia' parzialmente selezionate dalle agenzie di modelle interpellate), il casting per una produzione cionematografica o televisiva puo' durare settimane o anche mesi. Non solamente, infatti, si tratta di trovare persone di cui va valutato non solo l'aspetto ma anche la capacita' di recitare (e questo richiede pochi minuti di provino), ma anche il numero delle persone da contattare e' molto maggiore.
Cosi', metre per sapere dove e quando si svolgonop i casting fotografici devi essere in diretto contatto con il fotografo o, meglio, rappresentata da un'agenzia di modelle, nel caso dei provini cinematografici - programmati con molto anticipo - l'informazione puo' giungere dalla tua agenzia - se sei rappresentata - ma anche da canali informativi e/o da periodici specializzati nella raccolta di informazioni sui casting.
Tieni conto che per partecipare a queste produzioni e' possibile (anche se non tutti adempiono) che ti venga chiesta la (teoricamente obbligatoria) iscrizione ai ruoli Enpals (Ente nazionale previdenza assistenza lavoratori dello spettacolo).
Anche nel caso di questi casting, spese di trasferta ed eventuale soggiorno sono a carico dei partecipanti (con la rarissima eccezione di attori di grido).

Casting per manifestazioni
Molto piu' semplicemente, il casting per l'organizzazione del personale di contorno e di assistenza ad una manifestazione avviene con normali colloqui presso l'organizzatore. Ne piu' ne meno che un colloquio di lavoro.


Lo shooting e i compensi

La giornata (o le giornate) di realizzazione degli scatti fotografici sono chiamati giorni di "shooting". Il tuo compenso come modello/a sara' rapportato a tre parametri principali: 
a) Il fatto che tu sia particolarmente richiesta/o, situazione che si verifica quando assommi - ad aspetto e capacita' superiori alla media - anche una buona raccolta di lavori gia' fatti.
b) La destinazione d'uso delle immagini (i compensi sono piu' bassi per editoria e piccola promozione, e crescono per le pubblicita' di larga diffusione, come campagne stampa od affissioni nazionali).
c) La durata dello shooting.
I compensi per il modello variano enormemente; da poche centinaia di euro (a volte meno, o addirittura gratis) per la realizzazione di servizi redazionali su riviste di reale prestigio, che possano essere un trampolino per il modello, a 500 - 1000 euro per i cataloghi di medio-piccola levatura, a 1000 - 3000 euro per i diritti di campagna stampa e/o affissione. 
Quando e se diventerai una modella/o affermata, i compensi potranno salire anche considerevolmente, fino a raggiungere parecchie decine di migliaia di euro (nei casi delle "top").
Solitamente la donna e' pagata piu' dell'uomo. 
Immagini di lingerie e nudo, se fatte per clienti conosciuti e documentatamente seri, sono pagati solitamente da 1,5 a 2 volte i compensi standard. Un'agenzia di modelle seria non concede modelle per foto di nudo a fotografi e clienti non conosciuti. 


La commissione d'agenzia

La normale commissione di agenzia e' del 20%. Solitamente, l'agenzia tratta con il cliente il compenso forfaittario di diritti d'uso e giorni di shooting, secondo i parametri descritti al paragrafo "shooting", e dichiara al cliente il compenso totale, a cui va aggiunto "il venti d'agenzia", e cioe' la commissione dell'agenzia di modelli. 
L'eventuale successiva richiesta, da parte dell'agenzia, di compensi ulteriori (oltre il 20% pagato dal cliente) che vengano poi sottratti ai modelli e' una pratica assimilabile alla richiesta - illegale - di tangenti. 
Frequente, ma illegale e scorretta.


La ricevuta per le prestazioni

Il modella/o descrive le sue prestazioni secondo quattro configurazioni maggiormente ricorrenti:
a) Ricevuta per prestazione occasionale (da modello italiano)
b) Ricevuta per prestazione occasionale (da modello NON italiano)
c) Fattura per prestazioni professionali
d) Assunzione temporanea come operatore di spettacolo (con ruoli Enpals)

a) - b) Fintanto che le prestazioni hanno un carattere non prevedibile e sono molto limitate di numero, e' possibile che il modello emetta una ricevuta per prestazione occasionale, assoggettata a ritenuta d'acconto del 20% (se il modello e' italiano) o a ritenuta d'imposta del 30% (se il modello e' straniero).
La ritenuta d'acconto viene trattenuta (donde il nome "ritenuta") in anticipo (donde il nome "d'acconto") sulle tasse che il/la modello/a di cittadinanza italiana dovra' poi pagare sulla base del conguaglio annuo di tutti i suoi redditi. La ritenuta d'imposta per gli stranieri, invece, "chiude la partita" con il fisco italiano, nel senso che nulla piu' e' dovuto altre a quella ritenuta secca.

c) Se il/la modello/a cominciano ad avere un discreto giro di affari, la soluzione piu' corretta e' quella di aprire una partita iva per la fatturazione delle prestazioni e dei diritti concessi. Questa soluzione rappresenta un aggravio in termini di fastidi per la tenuta della contabilita' (e relativi costi per un commercialista od un tributarista che segua la cosa), ma permette di dedurre anche le spese generali della propria attivita'.

d) Nel solo caso delle produzioni video e cinematografiche (NON in quelle fotografiche) i modelli devono essere assunti come "lavoratori dello spettacolo", con un'assunzione temporanea, anche di solo un giorno o due. La paga, solitamente inferiore a quella percepita da liberi professionisti, viene quindi descritta come compenso da lavoro dipendente. Alla prima prestazione occorre iscriversi ai ruoli Enpals locali (ente nazionale previdenza assistenza lavoratori dello spettacolo); viene rilasciato un numero di matricola Enpals che varra' anche per tutte le successive assunzioni temporanee. 


diritti di immagine

Come accennato al paragrafo dedicato allo shooting ed ai compensi (vedi), il pagamento di un/a modello/a e' legato a diversi fattori, uno dei quali - molto importante - e' l'uso che verra' fatto dell'immagine. E' infatti corretto che il cliente finale paghi una certa cifra se l'uso dell'immagine sara' riferito ad impieghi editoriali, altro per impieghi commerciali, altro ancora per utilizzi pubblicitari. Su ciascuna fotografia (o servizio nel suo insieme) vengono pagati dei diritti d'uso al fotografo (per l'immagine fotografica) ed ai modelli (per la loro immagine, cioe' l'uso della loro effigie). Si tratta di diritti distinti, ed entrambe sanciti dalla legge 633/41 e successive modifiche (legge sul diritto d'autore, vedi anche www.fotografi.org/FAQ.htm).
Quali siano i diritti di immagine che il modello o modella concedono per un determinato servizio deve essere determinato per iscritto. Solitamente, ci si basa sui preventivi e/o sulla documentazione che fissa le opzioni dei modelli; le agenzie meglio stutturate, poi, fanno firmare dal cliente o dal fotografo una "fiche" (una specie di ricevutina) che il modello/a porta con se', che indica la destinazione d'uso concessa per quelle immagini.


I caratteristi / personaggi 

Come accennato piu' sopra (capitolo "cosa ti serve") esiste un mercato affine a quello dei modelli, per le necessita', anche frequenti, di avere personaggi il cui volto non sia bello (a volte, noiosamente bello) ma caratteristico di un personaggio. Quindi, il volto da salumiere, quello da vecchia insegnante, quello del ragazzino dispettoso, e mille altri. Questo genere di personaggio - se valido e ben rappresentato, e tenendo conto degli aspetti legati ai problemi del casting (vedi), trova lavoro sia nella pubblicita' che nel cinema.
Anche se molte agenzie di modelli "canonici" hanno anche una sezione dedicata ai caratteristi, ci si imbatte in una nutrita serie di rappresentanze di personaggi nelle agenzie di attori (appunto, attori, caratteristi, personaggi) attive molto piu' sul terreno del cinema. In questo caso, Roma e' assolutamente la piazza piu' importante, seguita a molte lunghezze di distanza da Milano (per le produzioni video pubblicitarie). 


Le agenzie affidabili

Suggeriamo di leggere il capitoletto (piu' sopra) intitolato: "cosa davvero c'e' da spendere...", perche' e' rivelatore dei meccanismi che stanno dietro la richiesta di denaro. In se', la richiesta di denaro per servizi vari di supporto ai modelli (diversi dal book fotografico) non e' necessariamente segnale di inaffidabilita', anche se e' un segnale abbastanza forte di probabile scarsa penetrazione nel mercato vero della moda.
In linea di massima, conviene procedere molto con i piedi di piombo con le agenzie che operano fuori dai grandi centri e che chiedono denaro. 
Alla pagina www.fotografi.org/agenzie_modelle.htm trovi riportati i recapiti delle agenzie di modelle che ci sono state segnalate dai fotografi professionisti nostri associati come testate ed affidabili. Si tratta di agenzie che, sperimentatamente, lavorano effettivamente nel circuito della moda. Non essere inclusi in questo elenco non e' di per se' un demerito (potrebbe semplicemente non esserci nessuna esplicita segnalazione, e non inseriamo agenzie che si autosegnalino). Tuttavia, se non trovi l'agenzia nel nostro elenco, la cosa migliore e' chiedere referenze in questi modi: 
a) All'agenzia stessa, chiedere per quali clienti finali hanno procurato i modelli, nell'ultimo periodo; questa segnalazione deve essere circostanziata e controllabile. Cioe', deve essere possibile controllare che sia vero, al limite rivolgendosi al cliente stesso. Se l'agenzia non ha clienti "reali" o ne ha molto pochi, significa che per sopravvivere dovra' vendere servizi ai modelli stessi. Ma se non ha giro d'affari nella moda reale, perche' il modello dovrebbe pagare l'agenzia? Per essere introdotti in un giro di "non-affari"? I sogni te li puoi coltivare da solo, senza bisogno di pagare qualcuno perche' ti venda solo sogni.
b) Se non ti viene data questa informazione dall'agenzia (che potrebbe semplicemente cercare di evitare seccature al suo cliente) informati presso dei fotografi di moda (di vera moda, non ritrattisti privati) della vostra zona. Tieni comunque sempre presente quello che si spiegava al capitolo "dove abiti?".
c) Controlla a chi e' intestato il numero di telefono dell'agenzia. Se il telefono e' intestato ad aziende diverse dal marchio pubblicizzato, procedi con piu' prudenza.

In bocca al lupo...

 

 

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